Descrizione
Si tratta di un monumento che riassume in sè lunghi secoli di storia di Siracusa e della Sicilia e che merita senz'altro una visita.
La chiesa di San Pietro è ubicata nel rione della "Spirduta", in quell'area compresa tra il tempio di Apollo, via della Maestranza e il lungomare di levante e caratterizzata da un intrico di labirintici vicoletti. Recenti restauri hanno consentito di dare nuovo splendore a questo monumento che in anni passati è stato utilizzato come auditorium e poi ha avuto un periodo di chiusura. Terminati i lavori di ripristino, la chiesa è oggi aperta a turisti e visitatori. Si tratta, come già accennato della più antica chiesa siracusana, databile al 326 d.C. e voluta dal vescovo siracusano Germano.
Il turista che arriva in vista della chiesa viene subito attratto dall'elegante portale ogivale che però risale a modifiche successive, effettuate in epoca aragonese. Ad uno sguardo più attendo però gli imponenti blocchi di pietra del muro mostrano tutta la loro antichità e fanno intuire l'orientamento originario dell'edificio. Anche all'interno della chiesa sono ancora visibili tracce della originaria chiesa paleocristiana: frammenti del pavimento, riportati alla luce durante i saggi effettuati dagli archeologi e una navata laterale con una suggestiva volta a botte.
Ma girando per questa chiesetta è ancora possibile trovare tracce delle varie culture che hanno caratterizzato la Sicilia nei secoli. Labili tracce di affreschi lungo alcune pareti sono testimonianza del passaggio dei Bizantini mentre dei capitelli in pietra calcarea con decorazioni richiamano alla dominazione normanna. E poi ancora tracce dello stile aragonese-catalano, con una graziosa cappella dall'arco a sesto acuto e reminescenza barocche come un pellicano affrescato, simbolo del sacrificio di Cristo.
La chiesa, pur non essendo sconsacrata, è principalmente musealizzata e il percorso interno è impreziosito da una piccola esposizione di abiti tradizionali dell'antica confraternia religiosa dei carmelitani