Descrizione
La Chiesa dedicata a San Martino Vescovo è una delle prime chiese di Siracusa di cui le molte manomissioni rendono discutibile l'esatta datazione. Le caratteristiche architettoniche la individuano come una basilica paleocristiana costruita probabilmente nel VI secolo d.C. e rimaneggiata nel XIV secolo, periodo cui risale il portale d'ingresso che reca la data 1338. Si tratta di un portale ogivale strombato, modulato da una fascia di esili colonnine concluse da eleganti e fluidi capitelli decorati da motivi floreali; il tutto denota un chiaro e squisito prodotto di arte aragonese-catalana. Sopra il portale si trova un fiorito rosone, ricostruito nel 1915 al posto di quello originario di cui rimanevano le tracce, ad imitazione di quello della basilica di S. Marziano, identificata dalla tradizione come la prima chiesa Cattedrale di Siracusa. L’interno è a tre navate, divise da archi a tutto sesto poggianti su pilastri a sezione rettangolare, con abside centrale semicircolare che conserva l’originaria struttura. La bellissima copertura lignea con capriate a vista risale al XV secolo. Sulle navate laterali si aprono gli altari dedicati a S. Amatore, a tutti I Santi, a S. Elena, a S. Costantino e a S. Aloè. Un Crocifisso ligneo risale al XVI secolo. Di notevole valore il polittico in sei tavole della prima metà del XV secolo, opera d’ignoto, indicato come "Maestro di S. Martino"; posto originariamente sull'altare maggiore, fu collocato, dopo il rinvenimento della finestrella a feritoia, sull'altare laterale. Raffigura la Madonna col Bambino, i Santi Marziano e Lucia, Cristo Crocifisso e l’Annunciazione.