Cos'è
Ci sono tanti modi per raccontare una città come Siracusa e in tanti modi è stata raccontata. Il fotografo e critico fotografico Guy Mandery – francese nato in Tunisia e siracusano di adozione – ha deciso di farlo attraverso le facce dei suoi abitanti, fissati nell’ambiente a loro più consono, preferibilmente il posto di lavoro, dove meglio traspare l’essenza di ciascuno.
Nasce così “Ritratti siracusani”, una mostra fotografica composta da 56 scatti che il Comune, attraverso l’assessorato alla Cultura, ha deciso di patrocinare e di ospitare negli spazi dell’ex liceo classico “Tommaso Gargallo”, in Ortigia. L’evento è stato scelto per concludere il Festival delle Arti, la rassegna organizzata dalla Pro-loco e che ha scandito in chiave culturale la seconda metà dell’anno. L’esposizione, che si avvale per le cornici del contributo della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) di Siracusa, sarà inaugurata sabato 23 novembre alle 18 e sarà visitabile per un mese (nei giorni di venerdì, sabato e domenica: dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 dalle 19).
“In una città che ha costruito il successo d’immagine sulla sua storia plurimillenaria e sull’invidiabile patrimonio artistico e culturale – afferma il sindaco, Francesco Italia – l’idea di Guy Mandery ci è piaciuta perché rompe uno schema consolidato concentrandosi, attraverso le facce di siracusane e siracusani, sul presente e sui suoi aspetti sociali e culturali”.
E per l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, si tratta di “una mostra professionalmente ineccepibile e di livello fotografico elevatissimo ma allo stesso tempo molto suggestiva anche per l’uso sapiente del bianco e nero”, frutto della sensibilità “fotografica eccelsa di un artista francese di livello internazionale e che, insieme a tanti altri, ha fatto di Siracusa e di Ortigia il suo buon ritiro”.
Il lavoro di Mandery è raccolto in un catalogo pubblicato da Cirnauti, una costola di LetteraVentidue Edizioni che si dedica al mondo del disegno e della fotografia. I testi sono di due autori siracusani: il regista Livio Bordone e la scrittrice e grecista Giuseppina Norcia.
Schede biografiche
Guy Mandery
Nella fotografia, la stampa e l'edizione dal 1970. Inizialmente fotografo, poi redattore del mensile Le Photographe e dal 1981 al 1986, capo redattore di PhotoMagazine di cui crea la nuova formula. In Italia è stato direttore artistico per i libri: Siracusa una città quattro fotografi (1988), Siracusa teatro greco (1989), Noto (1990), Sicilia dei fotografi (1993), Sicilia memoria del Mediterraneo (1998). È anche autore di: Pechino-Parigi sulla strada con Itala (Fabbri, 1989) e Torino 90 (Federico Motta, 1990) sulle fotografie di William Klein. È stato insegnante di storia della fotografia all'Università di Parigi VIII e all'École Nationale Supérieure Louis Lumière. Ha pubblicato: Album public, 40 ritratti di fotografi, testi e fotografie; Les albums photo de la Guilde du Livre; Robert Doisneau, un photographe et ses livres. Il suo lavoro Méditerranée paysage natal è stato esposto in vari posti in Francia, a Beyrouth, Institut Culturel Français nel 2014, e a Milano (collettiva) Palazzo della Ragione nel 2015.
Livio Bordone
Siciliano nato a Siracusa nel 1975. Studia a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Da oltre 25 anni si occupa di cinema. È aiuto regista. Ha lavorato tra gli altri con Giuseppe Tornatore, Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo, Michela Andreozzi, Francesco Patierno, Stefano Cipani. Per oltre 16 anni lavora per Paco cinematografica. Dirige spot pubblicitari e, nel 2004, il film indipendente vincitore di numerosi festival in tutto il mondo: "Padiglione 22". Dal 2022 lavora per Fabula Pictures società del gruppo francese Federation. Oltre all'attività di aiuto regista si occupa dello sviluppo dei progetti internazionali.
Giuseppina Norcia
Scrittrice e grecista, drammaturga e divulgatrice culturale, cura itinerari e performance narrative con particolare riferimento al mito e l’anima dei luoghi, a cui ha dedicato progetti e pubblicazioni. Collabora da oltre vent’anni con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Fondazione INDA), presso la cui Accademia è docente di Drammaturgia antica. Presso LAD ETS e la struttura WonderLAD di Catania svolge laboratori di narrazione e scrittura creativa dedicati a bambine, bambini e adolescenti con malattia oncologica e alle loro famiglie, secondo lo spirito del Cure&Care che si esprime attraverso la creatività, l’accoglienza e la bellezza dei luoghi di cura. È autrice di diversi libri tra cui Siracusa. Dizionario sentimentale di una città (VandA.ePublishing, 2014); Archimede, una vita geniale (VerbaVolant, 2017); L’ultima notte di Achille (Castelvecchi, 2018); I racconti del loto. Otto storie sulla felicità (Morellini 2021); Con cuore di donna. Alcesti -Teti - Atena (VandA edizioni 2024).