Descrizione
«L’opera di un artista internazionale che inauguriamo oggi a Siracusa, nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, non ha solo un valore artistico e culturale ma anche una forza simbolica. Santa Lucia, qui rappresentata ormai morta, è l’esempio di una ragazza che ha spinto fino all’estremo il desiderio di vivere liberamente le sue scelte e non di piegarsi a un destino deciso da altri» .
Lo ha detto il sindaco, Francesco Italia, inaugurando il grande murale che da stamattina campeggia in piazza Santa Lucia, realizzato da Andrea Ravo Mattoni e dedicato al Seppellimento di santa Lucia, l’opera che Caravaggio realizzò a Siracusa nel 1608 durante la sua fuga da Malta. Il quadro, una pala d’altare di grandi dimensioni, è custodita nella vicina basilica di Santa Lucia al Sepolcro che dista poche decine di metri dal murale.
All’inaugurazione, oltre all’artista, hanno partecipato una rappresentanza del consiglio comunale, fra’ Daniele Cugnata, parroco della basilica, la Deputazione della cappella di santa Lucia e i condomini del palazzo che hanno autorizzato l’opera.
Il murale, realizzato con bombolette spray secondo la tecnica tipica dei graffiti della street art, non riproduce l’intero quadro ma è focalizzato sull’atto del seppellimento, con in primo piano il corpo della martire e patrona di Siracusa adagiato a terra e i due sotterratori. A volerlo è stato lo stesso sindaco Italia
proprio per creare un collegamento ideale tra la piazza, la basilica e la Santa a cui i due luoghi sono intitolati. Tutto questo nell’anno in cui si celebrano i 1.720 anni del martirio e in cui il corpo di Lucia, custodito a Venezia, verrà portato a Siracusa dove sarà esposto dal 14 al 26 dicembre.
«Mi sembra straordinaria l’idea – ha affermato il sindaco Italia – di utilizzare questo tipo di arte come rimando al suo originale. Qui non è riprodotta l’intera tela di Carvaggio ma una sua importante porzione.
Chi guarda il murale, però, si sente pienamente inserito nel contesto architettonico di questo luogo che per i siracusani è pieno di riferimenti storici e religiosi. Pensando alla coincidenza con il 25 novembre, spero che, conoscendo la storia di santa Lucia, chi guarda il murale assuma consapevolezza di cosa significhi rispettare le donne nelle loro scelte senza dovere per questo essere sopraffatte dagli uomini».
Per Andrea Ravo Mattoni, originario della provincia di Varese e laureato all’accademia di Brera, quest’opera è parte di un suo progetto chiamato “Recupero del classicismo nella contemporaneità”, che lo ha portato a realizzare in tutto il mondo circa 150 murales di questo tipo.
«L’idea – ha spiegato – è di trasferire la grande storia dell’arte sulla strada. Conoscevo il Seppellimento di santa Lucia da quando ero giovane perché sono un grande ammiratore di Caravaggio.
Quando il sindaco Italia mi ha proposto questo lavoro, ho subito accettato con entusiasmo anche perché non c’era posto migliore per realizzarlo vista la vicinanza fisica con il suo originale».
Il passo successivo per completare il progetto, curato dall’Ufficio cultura del Comune, sarà la realizzazione di un impianto di luce che consenta di ammirare il murale anche nella ore serali.