Contributi alle società sportive e Democrazia partecipata, via libera del consiglio comunale a due nuovi regolamenti

Dettagli della notizia

Via libera del consiglio comunale, riunito ieri sera sotto la presidenza di Conci Carbone, ai nuovi regolamenti sui contributi alle società sportive dilettantistiche, proposto dalla quarta commissione consiliare, e su Democrazia partecipata

Data pubblicazione:

25 Ottobre 2024

Tempo di lettura:

Descrizione

Via libera del consiglio comunale, riunito ieri sera sotto la presidenza di Conci Carbone, ai nuovi regolamenti sui contributi alle società sportive dilettantistiche, proposto dalla quarta commissione consiliare, e su Democrazia partecipata, anche questo elaborato e portato in aula dalla commissione competente. Entrambi sono passati all’unanimità, dopo essere stati emendati: il primo ha subito qualche modifica di merito mentre il secondo ha ricevuto solo un ritocco formale.

L’assise, in chiusura, si è occupata anche di una mozione presentata da Damiano De Simone, e dallo stesso trasformata in raccomandazione, sulla partecipazione a un bando del Credito sportivo, per l’accesso a finanziamenti da destinare all’impiantistica.

Il nuovo regolamento sulla associazioni sportive supera quello approvato nel 2016 per recepire – si legge nel provvedimento – alcune novità normative in materia e per rendere più organico l’iter di assegnazione dei contributi. Lo scopo perseguito è di promuove l’accesso e la diffusione dello sport riconoscendone il valore in termini di socializzazione, accrescimento della qualità della vita, benessere fisico, capacità educativa, inclusione sociale e pari opportunità.

Beneficeranno dei contributi i sodalizi che operano senza fini di lucro, costituiti o che hanno sede nel comune da almeno due anni, affiliati alle federazioni del Coni o a enti di promozione sportiva riconosciuti, che non abbiano ricevuto richiami o ammonimenti in riferimento all’utilizzo degli impianti comunali o non siano debitori verso l’Ente (anche rispetto al versamento dei tributi) e siano in regola con gli oneri previdenziali.

Rappresentano motivi di esclusione le condanne per illecito sportivo o per doping, le sanzioni inflitte delle federazioni o dal Coni nei 5 anni precedenti e, infine, qualsiasi irregolarità di natura sportiva, civile o penale.

I fondi saranno destinati a chi abbia ottenuto “evidenze di eccellenza nella precedente stagione agonistica” e verranno assegnati in base alle caratteristiche delle società, alle quali sarà assegnato un punteggio secondo criteri stabiliti dall’articolo 7. Essi sono: gli anni di attività nel territorio comunale; il numero dei tesserati, suddivisi per fasce di età alle quali viene applicato un coefficiente a seconda se si tratti di normodotati o diversamente abili; il numero e l’importanza dei campionati a cui si partecipa (regionali, nazionali o internazionali); i titoli sportivi conquistati; l’ammontare delle spese di natura tecnica e organizzativa riportati nei bilanci; la gestione di impianti sportivi.

L’articolo 7 è stato modificato dal Consiglio che ha approvato alcuni emendamenti: uno era stato presentato dalla commissione Bilancio e introduce dei coefficienti per l’ammontare delle spese sostenute; uno porta la firma di Damiano De Simone e inserisce, tra i criteri che danno diritto ai contributi, anche il tesseramento di atleti provenienti da fasce economicamente svantaggiate con coefficienti assegnati in base al numero. Due sono stati proposti dal gruppo consiliare Insieme (illustrati in aula da Ivan Scimonelli): uno riscrive, adeguandoli ai criteri del ministero della Salute, le fasce di età degli iscritti da cui scaturiscono i coefficienti utili a determinare l’ammontare dei contributi a seconda se si tratta di persone diversamente abili o no; l’altro ridetermina i coefficienti assegnati per i risultati conseguiti nelle competizioni regionali,nazionali aggiungendo inoltre la partecipazione alle gare internazionali e ai giochi olimpici. Approvati, infine, quattro emendamenti tecnici: uno sempre del gruppo Insieme, due di Simone Ricupero e uno di Angelo Greco, presidente della commissione consiliare che ha proposto il regolamento.

Il nuovo regolamento di Democrazia partecipata – illustrato in aula da Giovanni Boscarino, presidente della seconda commissione consiliare che lo ha proposto e votato all’unanimità – riscrive quello approvato dal consiglio comunale nel giugno del 2019 (già modificato nel 2020) sulla base dell’esperienza accumulata negli anni. Fatte salve le finalità (stimolare la “partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa del proprio territorio”) e l’ammontare delle risorse disponibili ogni anno (il 2 per cento dei trasferimenti regionali di parte corrente), il regolamento individua 6 aree tematiche cui i progetti presentati dai cittadini devono fare riferimento: ecologia, ambiente, decoro urbano e sanità; opere pubbliche e rigenerazione urbana; politiche giovanili, scolastiche, sociali e pari opportunità; politiche culturali, sportive e promozione turistica; cura dei beni comuni; viabilità, mobilità e innovazione tecnologica. Possono essere coinvolti (sia nella fase di progettazione che nel voto) i cittadini residenti a Siracusa che abbiano compiuto 16 anni, in forma singola o associata; sono esclusi i soggetti che hanno incarichi politici o di partito, i dipendenti comunali, i consiglieri e gli assessori.

Tutta la procedura deve essere improntata al massimo della trasparenza, a partire dalla pubblicazione dell’avviso che deve avvenire entro il 30 aprile di ogni anno. Il regolamento indica le informazioni da inserire nella scheda di partecipazione, che deve contenere anche il costo approssimativo del progetto.

Ciascun soggetto potrà presentare una sola scheda. Una volta presentate, saranno i dirigenti delle aree tematiche e la conferenza dei servizi a valutare l’ammissibilità delle idee; seguirà una fase di co- progettazione, con incontri aperti ai proponenti, che servirà alla stesura di vere e proprie “proposte progettuali definite e quantificabili”.

Si passerà, quindi, alla votazione, curata dal Rup, che potrà avvenire su piattaforma e in presenza; in questo caso dovranno essere aperti 4 postazioni: due in centro città, una a Belvedere e una a Cassibile. La fase di voto è preceduta da un’assemblea pubblica nella quale i proponenti illustrano alla cittadinanza le singole idee-progetto.

Ultimo punto all’ordine del giorno era la mozione, poi trasformata in raccomandazione, di Damiano De Simone con la quale si chiede l'Amministrazione di partecipare al bando del Credito sportivo chiamato “Sport missione comune 2024”, che scade il 5 dicembre, per l’accesso a fondi da destinare alla riqualificazione strutturale e all’efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva. Priorità dovrà essere data, si legge nel documento, al campo scuola “Pippo Di Natale”. De Simone ha evidenziato il valore sociale dello sport per le giovani generazioni e l’importanza di contare su strutture efficienti.

Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso da Scimonelli e dal vice sindaco Edy Bandiera, che ha evidenziato come l’Amministrazione stia lavorando alla ristrutturazione del Pala-Lo Bello e dell’impianto di via Lazio ed è decisa, visti i tempi ristretti per partecipare a quello del Credito sportivo, a concorrere ad altri bandi appena completata la fase progettuale.

L'intera registrazione della seduta consiliare è disponibile on line sul sito istituzionale del Comune

Ultimo aggiornamento: 25/10/2024, 10:44

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri