Descrizione
Le tracce dell'antico palazzo dei Vescovi sono tutt'oggi visibili nel portico e, all'interno, in una piccola cappella, entrambi di fondazione sveva, dalle possenti volte a crociera che ricordano quelle del castello Maniace e del palazzo Bellomo. Il palazzo dovette subire dei rimaneggiamenti in periodo aragonese così come ci lascia intuire la trifora triloba emersa dal paramento murario del secondo cortile. L'attuale struttura fu voluta dal Vescovo Torres nel 1618 su progetto di Andrea Vermexio. Sul timpano della trabeazione si inserisce lo stemma del vescovo. La parte centrale della facciata, incastonata tra paraste, termina in un timpano successivamente inglobato nell'attico costruito nel 1762 su progetto dell'architetto militare Luigi Dumontier. All'interno un vestibolo retto da colonne monolitiche di granito egizio aperto nel 1744, ci introduce ad un secondo cortile, in fondo al quale fa spicco, quasi una quinta teatrale, la Casa degli Esercizi fatta erigere dal vescovo Requesenz nel 1762.